A Teramo 19mila famiglie indigenti. I sindacati venerdì scendono in piazza

TERAMO – Per cambiare la legge di stabilità anche i lavoratori di Cgil, Cisl e Uil di Teramo aderiscono venerdì 15 novembre alle sciopero di 4 ore convocato a partire dalle 10 con un presidio in Largo San Matteo sotto la prefettura. Le motivazione sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata dalle tre sigle sindacali unite nella necessità di sollecitare ‘tagli shock’ al Governo Letta. "Per dare risposte alle esigenze di rilancio – ha dichiarato il segretario Scuteri della Cisl – occorrono riduzione shock sul costo del lavoro e sulle tasse a carico dei lavoratori, ma anche riduzioni shock agli sprechi, e una lotta severa all’evasione che a Teramo rappresenta il 31% del Pil". A imporre queste misure la grave crisi che investe la provincia di Teramo sintetizzata in numeri drammatici: 18.900 faglie sotto la soglia di povertà, 99mila pensionati che vivono con 599euro di pensione mensile, 13mila disoccupati e una disoccupazione giovanile che di attesta al 27%. "Il problema – ha dichiarato il segretario della Cgil Di Dario – prima investiva solo la val Vibrata, adesso è esteso a tutta la provincia e anche le aree interne con i tagli lineari ai trasporti e a servizi vitali come gli uffici postali sono svuotate". Insufficenti per i sindacati le misure messe in campo sinora. Nella consulta per lo sviuppo erano stati chiesti per la provincia di Teramo 20milioni di euro, sono stati stanziat solo due. a questo si aggiunge il problema della Cassa integrazione in deroga: sno arrivate risorse per 13milioni di euro che servono a coprire le mensilità fino a luglio/agosto. e c’è chi ci marcia visto che secondo i sindacati si verificherebbero diversi casi in cui i titolari di aziende assumono familiari per poi ottenere i benefici degli ammortizzatori. Sistemi clienterali che si ripropongono nella pubblica amministrazione con le assunzioni ‘silenti’ che avvengono nell’esternalizzazione dei servizi. Questi problemi saranno oggeto di un confronto pubblico convocato a fine mese in Val Vibrata a cui Cgil, Cisl e Uil inviteranno i parlamentari abruzzesi bipartisan e il governatore Chiodi, ma anche gli imprenditori. "Eviteremo tuttavia il rischio delle strumentalizzazioni e che quell’occasione si traduca in un momento di annunci di propagando elettorale – ha detto di Dario -. Basta dichiarazini e promesse a effetto, peragganciarci alla ripresa, che a Teramo non si intravede, abbiamo bisogno di strumenti seri e di mettere fine alla perenne propaganda politica".